Emeric: arte e contemplazione

Dal caldo torrido entro nella casa di Corinaldo dove ha abitato l'amico Emeric, accolto da sua moglie. Nella semioscurità della cucina l'altarino a cui tutte le mattine si rivolgeva Emeric. Intorno oggetti, quadri a testimoniare la  sua semplicità! Nel silenzio accolgo questa presenza accompaganto dalle parole amorose di Tamara che mi ricorda di lui.

 Nel silenzio c'è Emeric, lo stesso silenzio che lo accompagnava  in vita  e dava voce a ciò che era: un uomo senza fronzoli, di poche parole, umile, essenziale, povero, genuino. Nelle sue espressioni artistiche c'è tutto questo a rivelare che la nostra essenza si può incarnare nella materia. Non sento la sua mancanza e mi chiedo :" Ma è proprio morto?". Guardandomi intorno nella sua casa sento solo la bellezza della Vita che ha potuto esprimersi attraverso lui e non posso dire che 'grazie'. Un grazie alla Vita e, congedandomi, un 'grazie a Tamara che sa custodire la presenza di suo marito!

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