Yoga cristiano?

Di primo acchito può suonare stonata la frase "Yoga cristiano" perchè siamo abituati a separare, distinguere le tradizioni spirituali piuttosto che vederne il fondo comune. Ma ha senso parlare di yoga cristiano? Lascio la parola ad Antonia Tronti che, in un articolo comparso sul n°122 della rivista Appunti di viaggio, dà un senso profondo a questa affermazione. Se yoga è unificazione, unione, così argomenta Antonia, Gesù può essere considerato una sorta di maestro yogico. Ecco cosa dice Antonia: "Gesù è stato un maestro di non-dualità. Ha mostrato l' insensatezza di certe dualizzazioni di cui la nostra vita e ,soprattutto, la nostra "idea della vita" è impregnata:

 puro-impuro,sacro-profano, celeste-terrestre, giusto-ingiusto, degno-indegno...fino a quella somma,la più alta,che incombe su di noi dal giorno della nostra nascita: la dualizzazione morte-vita, che egli ha superato una volta per tutte con la sua Resurrezione. Dunque, in questo senso Gesù può essere considerato un maestro yogico, che insegna la via della non-dualità. Ed in questo senso si può parlare di uno yoga cristiano"...
Ecco credo, anche se parlare di "yoga cristiano" può sembrare un abuso come diceva H. Le Saux, che queste parole siano un invito per  i cristiani e non a non creare steccati identificandosi nella propria appartenenza a questa o quella tradizione religiosa senza cogliere l'essenza che ogni tradizione spirituale autentica indica anche se con linguaggi diversi!!


(Antonia Tronti tiene in questo periodo  incontri di yoga presso l'eremo camaldolese di Montegiove-Fano. Per info. tel.0721-864090)

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