
Potremmo chiedere semplicemente a questi economisti : " Dite che è bene essere competitivi, concorrenziali ma questo non implica che se io vinco qualcun'altro perde?:" Ma sappiamo che il cinismo è una categoria implicita nelle menti di tanti economisti. Diceva Lord Keynes con molta tranquillità in nome del cosiddetto progresso economico: " L'avarizia e l'usura... debbono essere ancora per un pò i nostri dei:". E già! Dante si rivolterebbe nella tomba a sentire queste parole e sicuramente il caro Lord Keynes finirebbe in qualche girone infernale!! Tutto questo non ha dunque a che fare con la spiritualità e con il nostro senso morale? Non è allora necessaria una "conversione interiore" prima ancora di pensare a come cambiare l'economia? Quale economia possiamo aspettarci da esseri umani usurai, avari, egocentrici, invidiosi, che pensano solo al profitto personale e al potere?
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