MEDITAZIONI ESTIVE

Si trova di tutto in questi giorni  d'estate in merito alla meditazione: una Babele di proposte che intenderebbero indicare il modo di ritrovare se stessi e che altro non sono che semplici attività finalizzate al benessere psicofisico.
Ritiri in casolari vicino al fiume, meditazioni nella terra di San Francesco, tantra di risveglio e bagni benefici, meditazione e liquidi purificatori, meditazione per avere successo o per "realizzare il tuo vero sogno"... e così via.
Basterebbe chiamare le cose come stanno senza aggiungerci niente che voglia essere "spirituale" e tutto sarebbe chiaro. Perché creare confusione?

RITIRI SILENZIOSI NELLA NATURA

Ritirarsi nella natura è importante anche se è vero che possiamo realizzare ciò che siamo in qualsiasi luogo. La realizzazione della nostra vera natura non dipende certo da un luogo, anzi bisogna liberarsi completamente dall'idea che ci siano posti particolari deputati alla ricerca spirituale. Eppure immergersi nella natura può essere di aiuto a chi è abituato a stare nella vita solo con la testa. Un albero, una pianta, una roccia, un uccello non giudicano, non pensano sono semplicemente lì a testimoniare una presenza, il semplice fatto di esserci. Se sappiamo sintonizzarci su questo la nostra mente può essere riassorbita in questo senso di essere libera da pensieri, giudizi e valutazioni. Non è certo automatico che essere nella natura porti a questo abbandono del mentale, ci sono persone che comunque tendono a voler appropriarsi di una pianta o a voler per forza dargli un nome come se questo desse il senso di conoscere meglio qualcosa.

Spitualità ed economia

Cosa c'entra la spiritualità con l'economia? Sembrano così lontano, ma è proprio così? Oggi molti parlano di crisi economica ma come giustamente sottolinea Gino Strada si tratta di un problema di ingiustizia sociale: c'è chi possiede molto e troppo e chi poco o niente. Questo ha a che fare con la spiritualità? Si può forse pensare all'economia come un ente astratto sconnesso da ciò che siamo come essere umani? Non è forse una semplice espressione e il riflesso del nostro stato  di coscienza? Gli economisti parlano, senza rendersi conto delle implicazioni profonde di ciò che dicono, di essere competitivi, di aumentare i consumi, di conquistare mercati, di essere concorrenziali come se tutto questo fosse neutro ed indifferente sul piano dei rapporti umani e nel rapporto con la natura. 

Meditare con la matita

Keti è un'artista autentica, semplice, modesta. L'arte è una meditazione per lei, un operare, un fare in cui l'ego si ritira. L'incisione, il disegno, ciò che nasce dalla  "sua"creatività non è suo. E' in questo spirito che ci propone un incontro di disegno dal vero.